Corigliano Calabro è proiettato centralmente nella Piana di Sibari su una collina circondata dal verde di uliveti ed agrumeti, protetta a sud dal massiccio Silano e ad est dal Mar Ionio. Le origini di Corigliano Calabro sono piuttosto antiche da ricollegare addirittura all’incursione araba del 977, ed in seguito alla conquista normanna da parte di Roberto il Guiscardo, la città conobbe un notevole ampliamento intorno alla castello e alle chiese di Santoro e di Santa Maria. Nel 1276 la città crebbe dal punto di vista demografico, passando poi nel XIV secolo sotto il dominio dei conti di Sangineto per passare successivamente sotto il controllo dei Sanseverino. Un arresto della crescita demografica ed economica si ebbe nel XV secolo a causa di un duro e lungo scontro tra gli Angioini e gli Aragonesi. La città rimase sotto il controllo dei Sanseverino per lunghi anni sino a quando, per riparare i debiti lasciati, non venne venduta ad Agostino Giovan Filippo Saluzzo. Nel XVII secolo i Saluzzo riuscirono a far prosperare nuovamente Corogliano, anche grazie alle opere di bonifica e all’avvio di una ottima produzione di liquirizia. Nel 1828 i Saluzzo vendettero i propri beni al barone Giuseppe Campagna che riuscì a far crescere sia economicamente che demograficamente il paese.
Corigliano Calabro è un luogo ricco di bellezze, tanto artistiche quanto naturali.
Tra le prime bisogna assolutamente visitare il Castello Ducale, del X secolo, la cui costruzione fu voluta da Giuseppe il Guiscardo come roccaforte militare. Nei secoli successivi il castello ebbe diversi proprietari e subì una serie di rifacimenti che lo hanno trasformato in una residenza senza tuttavia perdere il suo primitivo aspetto. Oltre al Castello, tra gli altri edifici civili, si consiglia di vedere il Castello di San Mauro, del 1515 e fatto costruire dai Sanseverino, la Porta di Prando, unico esempio parzialmente integro di porta civica, e il Ponte Canale, edificato nel 1480. Tra i monumenti religiosi non si possono invece perdere la Chiesa del Carmine, dedicata alla Santissima Annunziata ed edificata nel 1493, la Chiesa di Sant’Antonio, costruita con l’annesso convento francescano nella prima metà del XV secolo, la Chiesa Collegiata di San Pietro, di fondazione precedente al 1400 e ricca di affreschi di pregio, e infine la Chiesa della Riforma, consacrata nel 1686 a Santa Maria di Costantinopoli.
Da non perdere anche le numerose aree verdi e la frazione Schiavonea, sorta come borgo di pescatori ed oggi divenuta uno dei più bei itinerari alla scoperta della Calabria.
Tra gli eventi più importanti vanno ricordati la fiera del Primo Maggio, la Fiera dei Morti che si tiene a Schiavonea, la Festa in onore di San Francesco, patrono della città, e l’Estate Coriglianese, mentre tra i prodotti tipici si consiglia di assaggiare le tagliatelle e ciciri , i crustuli, o cullurielli e la rosa marina.