Il Parco Nazionale del Pollino è stato istituito nel 1988, diventando l’area protetta più estesa d’Italia in quanto si protraee a cavallo tra il confine geografico ed amministrativo della Calabria e della Basilicata, interessando le tre Province di Cosenza, Matera e Potenza, ben 56 Comuni dei quali 32 calabresi e 24 lucani, 9 Comunità Montane e 4 Riserve, senza contare che proprio nel Parco sono ricomprese le vette più alte del Sud Italia, coperte di neve in ogni periodo dell’anno. Importantissimo dal punto di vista della tutela ambientale e della salvaguardia di molte specie di flora e di fauna, il Parco del Pollino assume anche una certa valenza storica e culturale grazie alla presenza nel suo territorio di alcuni comuni che sono dei veri e propri siti archeologici come quello di Castelluccio, di Viggianello o di Rotonda, senza contare quegli insediamenti che hanno acquisito un valore sociale, come ad esempio le comunità albanesi che si spostarono nel territorio lucano e calabrese tra il 1470 e il 1540 e che hanno dato vita a molti comuni tra i quali si ricordano quello di San Paolo Albanese e di San Costantino Albanese, solo per citarne due.
Moltissimi sono anche i punti di interesse tra i quali si possono ricordare il Castello di Isabella Morra di Valsinni, l’area archeologica di Chiatomonte, le forme calanchiche sul fiume Sinni, il Monte Alpi, il bosco di Magnano, i Mulini del Torrente Frido o i Ruderi dell’Abbazia Cistercenze del Sagittario, solo per ricordarne alcuni. Particolarmente interessante è anche la catena montuosa dell’Appennino meridionale, al confine tra la Basilicata e la Calabria, che vanta alcune delle vette più elevate del Mezzogiorno e dalle quale si possono ammirare le coste tirreniche di Maratea, Praia a Mare, di Belvedere Marittimo e il litorale ionico da Sibari a Metaponto. Molto varie sono chiaramente anche la flora e la fauna e gli habitat naturali che spaziano da valori naturalistici, geomorfologici, vegetazionali, botanici, faunistici a valori paesaggistici, storici, archeologici e culturali. Tra le altre peculiarità del territorio va segnalata la tipica produzione dell’agroalimentare , con prodotti tipici come le marmellate del Pollino, la ricotta informata, l’olio del Pollino, il peperone di Sinise, le sopressate e i taralli sono per citarne alcuni.