Rossano si situa nella fascia orientale della piana di Sibari tra Sila e la costa ionica, comprendendo all’interno del suo territorio le alture che precedono la Sila. Pare che la città sia stata fondata intorno all’XI secolo dagli Enotri, per poi passare sotto il controllo dei Romani dei quali divenne l’avamposto per il controllo della Piana di Sibari. Divenuto un importante centro politico ed amministrativo nonché la capitale dei possedimenti dell’Impero di Bisanzio, nei secoli successivi Rossano fu sottoposta al dominio dei Normanni, degli Svevi, degli Angioini, degli Aragonesi, mentre nel Medioevo vi si insediarono diverse famiglie come i Ruffo, i Marzano e gli Sforza di Milano.
Rossano è oggi uno dei principali centri bizantini della Calabria, grazie al ricco patrimonio artistico e culturale che si è conservato nel tempo e che trova le sue testimonianza più alte nei monumenti religiosi. Le chiese sono infatti sono tra le prime cose da visitare a Rossano, iniziando dalla Chiesa e Monastero di S. Maria del Pàtire, o Pathirion, un complesso immerso nella natura aspra della Sila e risultato della sovrapposizione di diversi tipi di architettura; bizantina, normanna e araba, e proseguendo con l’Oratorio di San Marco, altro importante simbolo dell’antichità greco-bizantina, nonché una tra le più importanti architetture storiche della Calabria meridionale. Da vedere sono anche la Chiesa di San Bernardino, primo edificio sacro di rito latino-cattolico della città, la Chiesa di San Marco, una delle costruzioni bizantine più interessanti di tutta la Calabria e la Chiesa di San Nilo, dedicata al patrono della città. Altrettanto affascinante è il centro storico che ruota intorno a Corso Garibaldi, da cui si snodano le piazze e le vie sulle quali svettano i bei palazzi sette-ottocenteschi e alcuni edifici di grande pregio come la Torre dell’Orologio e la Fontana della Sirena. Da non perdere sono anche la Torre Sant’Angelo, risalente al 1543 e sorta come torre difensiva contro le invasioni turche, e il Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”, che racconta un’esperienza imprenditoriale che risale al 1731 e che vanta un fortissimo legame con il territorio calabrese. Come tutti i paesi di mare anche Rossano si divide tra centro e lungomare; quest’ultimo coincide con il rione Sant’Angelo, e con l’area che si estende da Capo Trionto al torrente Cino. Inoltre a pochi chilometri da Rossano da visitare sono gli Scavi di Sibari, il Museo di Sibari, il Santuario della Madonna della Catena e le Gole del Raganello.