Avellino, comune di circa 54.000 abitanti, è situata in una conca ricoperta di boschi, ovvero l’Irpinia. Abitata sin dalla Preistoria, quest’area fu controllata prima dagli Osci, poi dagli Etruschi ed infine dai Sanniti, prima di passare nelle mani dei Romani, che conquistarono questo territorio solo dopo una lunga resistenza. Ma nel corso dei secoli numerosi sono i popoli che hanno dominato l’Irpinia: Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi e Spagnoli, ed ognuno di loro ha lasciato delle testimonianze del proprio passaggio.
Una visita alla città può iniziare dalla Cattedrale neoclassica, riaperta dopo il terremoto del 1980 che devastò questa zona e fece innumerevoli vittime. La Cattedrale ha un grande valore artistico non solo perché conserva al suo interno il coro ligneo del Cinquecento, ma anche perché la cripta vanta addirittura origini romaniche.
Oltre alla Cattedrale da visitare c’è il Duomo, eretto nel XII secolo in onore dell’Assunta ed anch’esso ristrutturato in seguito al terremoto; al suo interno è conservato un altare cinquecentesco e un tabernacolo opera dell’artista Giovanni da Nola. Non mancano i musei, tra i quali il più importante è il Museo Provinciale Irpino, con sede presso il Palazzo della Cultura. Il museo è diviso in due sezioni: una dedicata all’arte moderna, l’altra all’archeologia.
Nella sezione moderna si trovano dipinti importanti, soprattutto della scuola napoletana del ‘600 e del ‘700, mentre quella antica è dominata dai reperti dell’antica Irpinia dal Neolitico fino alla tarda Età Romana. Molte delle tante statue in legno conservate in questa sezione provengono dal santuario della dea Mefite nella valle di Ansanto, mentre tra gli altri oggetti è bene segnalare una suggestiva esposizione di ceramica attica, aretina e di tipo italiota.
Simbolo di Avellino è la Torre dell’Orologio, posta proprio nel cuore del centro storico, finisce con il dominarlo grazie ai suoi 40 metri di altezza e al suo stile elegante e ricercato, tipico del periodo Barocco. Altro emblema della città la Fontana dei Tre Cannoli, progettata dall’architetto Cosimo Fanzago e ristrutturata dai Caracciolo, infine per chi volesse conoscere anche le zone circostanti non può perdersi la visita al Santuario di Montevergine e al Museo dell’Abbazia.