Furore si caratterizza per una conformazione particolare che, da una parte, di apre al mare grazie alla presenza della marina, mentre, dall’altro, si sviluppa lungo il costone con una distesa di case nell’entroterra. Come tutti gli altri comuni della Costiera Amalfitana anche Furore fa parte dal 1997 del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e del Club dei borghi più belli d’Italia. Come detto il territorio di Furore comprende la zona costiera a partire dal celebre Fiordo, estendendosi poi sino ad un’altitudine di 600 metri presso Agerola. La sua storia non è dissimile da quella di Amalfi e dagli altri paesi della Costiera, sebbene le caratteristiche del territorio fanno supporre che la cittadina non sia stata abitata stabilmente, ma sia stata piuttosto per lungo tempo una terra di transizione. Le prime notizie documentate classificano Furore, il cui nome deriva probabilmente dal Fiordo della sua marina, come un semplice casale di Amalfi, mentre il nome della cittadina comincia ad essere noto solo nel 1752, quando si venne a conoscenza delle piccole comunità che abitavano la zona. Per la sua particolare struttura territoriale Furore è sempre stata una roccaforte inattaccabile che non pare abbia mai subito invasioni o scorribande. La ricchezza principale di questa cittadina è senza dubbio il ricco patrimonio naturale ed i magnifici scenari che contraddistinguono tanto la zona costiera quanto le aree più interne. Non a caso il vallone di Furore è stato definito come uno dei più pittoreschi d’Italia, dal quale è possibile ammirare uno stupendo scenario sulla Costiera. Numerose sono anche le gole che solcano la massa montagnosa che velocemente degrada verso il mare e che è stata soprannominata “Schianto” proprio per il suo rapido precipitare. La presenza del Fiordo rende ancora più suggestiva la zona, visto che si tratta di un elemento tipico delle zone nordiche e difficilmente rintracciabile nelle aree mediterranee. Per quanto concerne i monumenti, si consiglia di visitare la Chiesa di San Miche Arcangelo, caratterizzata dalla presenza di quattro cappelle intercomunicanti con la navata centrale, la Chiesa di San Giacomo, a tre navate e sormontata da una cuspide rivestita in maiolica, e la Chiesa di Sant’Elia, presso la quale è possibile ammirare un bel trittico di Angelo Antonelli, rappresentante la Vergine in trono con ai lati A. Elia e S. Bartolomeo. Grazie alla sua bellezza, Furore è stata la location di numerosi set cinematografici tra i quali vale la pena ricordare “Amore” di Roberto Rossellini con Anna Magnani. Da non perdere anche i prodotti del territorio come i pomodorini di montagna, l’olio d’oliva e le patate di terra asciutta, mentre tra i piatti tipici si consiglia di assaggiare il totano con le patate.