Situata lungo l’antica Via Emilia, Reggio Emilia viene solitamente definita come una città prospera, nota non solo per le sue specialità gastronomiche, ma anche per la sua produttività e vivacità che, sapientemente, si mischiano ad un’ atmosfera di tranquillità. Sebbene conti appena 167.000 abitanti, Reggio, così la chiamano comunemente i suoi abitanti, è la città più importante nonché capoluogo della sua omonima provincia. La storia di questa città inizia intorno al II secolo e un fattore importante di sviluppo urbano fu il completamento della Via Emilia che favorì notevolmente l’insediamento umano. Diventata libero comune dopo il periodo feudale, Reggio conobbe un grandioso sviluppo sotto la famiglia D’Este che controllò la città a partire dal 1406.
Di questo suo passato, così come di altre epoche storico, Reggio conserva oggi molte testimonianze.
La visita può iniziare dal centro storico della città, di forma esagonale e caratterizzato dalla presenza di edifici costruiti tra il XVI e il XVIII secolo. Tra questi particolarmente interessanti sono alcune costruzioni religiose che tracciano, proprio nel cuore di Reggio, una sorta di “percorso spirituale”. Lungo questo viaggio è possibile ammirare innanzitutto la Basilica della Ghiara, la chiesa più importante di Reggio Emilia, costruita sotto il governo dei duchi Alfonso II D’Este e Margherita Gonzaga, e al cui interno è conservato un magnifico ciclo di affreschi realizzato tra gli altri da Ludovico Caracci e dal Guercino, nonché la famosa tavola “Crocifissione di Cristo”. Presso il Tesoro della Ghiaria sono invece conservati reliquiari, ostensori, calici molto preziosi. Altre chiese importanti sono la Chiesa di San Prospero, la Chiesa di San Niccolò e i Chiostri di San Pietro, senza dimenticare la Chiesa dei Santi Girolamo e Vitale, la Chiesa del Cristo e il Duomo, costruito nel IX secolo sui resti di un edificio romano. Per quanto concerne gli edifici civili da non perdere il Palazzo del Comune, nei pressi del Duomo, costruito nel XVIII secolo e presso il quale fu proclamata nel 1797 la Repubblica Cispadana, e i Musei Civici, riuniti nel 1830 nel Palazzo di San Francesco, ex-sede imperiale e vescovile, la cui importanza consiste nel riunire in un’unica struttura diversi campi del sapere che vanno dall’archeologia alla storia dell’arte, dall’etnografia alla storia naturale.
Altri due luoghi da non perdere sono, infine, la Galleria Parmeggiani, presso la quale sono esposte opere di arti minori, raccolte da Luigi Parmeggiani, e il Ghetto ebraico con la Sinagoga, i luoghi dove vennero relegati gli ebrei a partire dal XV secolo.