Secondo lo storico Xenagora, la città di Anzio venne fondata da Aneto, figlio di Ulisse, e dalla maga Circe, mentre altre leggende ne attribuiscono l’origine ad Ascanio, figlio di Enea. Al di là delle ricostruzioni mitologiche, grazie ai numerosi ritrovamenti e scavi archeologici si è accertato che questa zona fosse abitata già in età preistorica., sebbene la fondazione vera e propria della città, l’antica Antium, si sia avuta durante la civiltà laziale agli inizi del I millennio a.C. Grazie alla sua ottima collocazione, a ridosso di un promontorio che interrompe la costa laziale a sud di Roma, dalla foce del Tevere sino al Circeo, Anzio ha conosciuto nei secoli un formidabile sviluppo, diventando soprattutto sotto l’Impero Romano, un’importante e fiorente centro commerciale nonché punto di partenza di scorrerie piratesche in tutto il Mediterraneo. L’antica Antium comprendeva a quel tempo nel suo territorio anche la zona dove oggi sorge Nettuno e una parte delle alture presso le quale è attualmente situata Villa Borghese. La decadenza dell’Impero Romano determinò il tracollo di Anzio che, soggetta alle invasioni ed ai saccheggi, venne abbandonata dalla popolazione, che fondò la vicina Nettuno. Intorno al 1700 Papa Innocenzo XII fece edificare il porto che reca il suo nome, mentre alcuni cardinali cominciarono a costruirvi tutt’intorno delle magnifiche ville. Agli inizi del 1900, grazie al fiorire e al diffondersi dell’architettura Liberty, Anzio divenne una delle più frequentate e conosciute località di villeggiatura italiane, conoscendo così un grande sviluppo urbanistico ed economico.
Da visitare in città, oltre al bel centro storico, c’è senza dubbio la Chiesa Parrocchiale, le cui origini sono molto antiche e presso al quale sono conservate opere di artisti locali, Tor Caldara, una torre costruita intorno al XVI secolo da Marcantonio Colonna, e numerosi edifici edificati in epoca Liberty e divenuti tra i simboli della città. Da non perdere sono anche i numerosi resti di edifici di epoca romana e i tanti resti dello splendore dell’antica Antium tra i quali vale la pena di citare la Fanciulla di Anzio e l’Apollo di Belvedere.