Comune della Provincia di Latina, nel Lazio Meridionale, sino al 1927 Formia faceva parte dell’antica provincia di Terra di Lavoro in Campania, per poi essere annessa al Lazio sotto il regime fascista. L’attuale cittadina nasce in seguito alla formazione del Regno d’Italia sui resti dell’antica Formiae dall’unione di tre diversi comuni, quello di Castellone, di Maranola e di Mola. Il suo territorio si estende proprio al centro del Golfo di Gaeta, mentre il suo nome ha origini antiche, derivando dal greco “horniae” che significa “approdo”. Molto legata al mito anche la storia della sua nascita, ricondotta alla leggenda di Troia e al peregrinare di Ulisse lungo la via di ritorno verso l’isola madre. Tutta la tradizione ricorda, inoltre, questa zona come terra dei Lestrigoni, ovvero città di popoli primitivi e di mostruosi giganti cannibali.
Oggi Formia è una apprezzata località turistica, cosa che d’altronde avveniva già in epoca romana, quando Formia era molto frequentata dai potenti dell’Impero che qui costruirono numerose ville e residenze tra le quali bisogna citare quelle di Mamurra e Mecenate. Sotto l’Impero Romano, Formia visse quindi un periodo di grande splendore, mentre alla sua caduta i suoi abitanti la depredarono disperdendosi poi in diversi nuclei abitativi, divenuti i sobborghi di Gaeta.
In virtù del suo antico e travagliato passato, tante sono le cose da vedere a Formia, iniziando dalla bella Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Lorenzo, la cui costruzione originale, risalente all’831, comprendeva solo la chiesa dedicata a San Lorenzo alla quale, molto più tardi, venne aggiunta quella consacrata a Giovanni Battista. Tra gli altri edifici religiosi assolutamente da vedere è la Chiesa di S. Erasmo, considerata come uno dei monumenti più significativi e di maggiore impatto simbolico della cittadina, in quanto sorge sul luogo del martyrium di S. Erasmo, nel quale si provvide a far edificare la basilica, e la Chiesa di San Luca, le cui prime notizie sono rintracciabili nello statuto di Maranola.
Tra gli edifici meglio conservati del periodo romano vanno citati la Tomba di Cicerone del I secolo a.C., dove probabilmente è sepolto il corpo del filosofo, la Tomba di Tulliola, figlia di Cicerone, la Fontana di S. Remigio, e il Teatro Romano, che conserva buona parte della sua struttura originale. De Settecento è invece Villa Rubino, costruita dal principe di Caposele sul luogo ove si pensava sorgesse la Villa di Cicerone, e presso la quale è oggi ospitato un piccolo museo che raccoglie resti di epoca romana, mentre duecentesca è la Torre di Mola, la cui costruzione fu voluta nel 1300 da Re Carlo II D’Angiò.
Tra i prodotti tipici del territorio va ricordato il celebre pomodoro spagnoletta del Golfo di Gaeta e Formia, mentre tra i piatti da assaggiare vanno ricordati gli spaghetti alla formiana, uno dei piatti derivato dalla gastronomia del Patriziato borbonico e caratterizzato da un gusto molto intenso.