Gravedona può vantare una magnifica posizione, essendo collocata in un grazioso golfo allo sbocco della Valle del Liro, proprio di fronte alla penisola di Piona e al Monte Legnone. La cittadina è capoluogo della Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio, costituitasi nel 2009 in seguito alla fusione della Comunità Montana dell’Alto Lario Occidentale e della Comunità Montana delle Alpi Lepontine. Abitata sin dalla preistoria, Gravedona subì il dominio dei Romani e dei Longobardi, mentre agli inizi dell’anno Mille la cittadina si distinse nella guerra tra Milano e Como, appoggiando la prima, mentre intorno al 1335 passò sotto il controllo della Signoria dei Visconti prima e degli Sforza poi. Dal 1512 al 1524, Gravedona passò sotto il controllo dei Grigioni, mentre nel Seicento fu coinvolta nella guerra di Valtellina, per poi seguire, dal termine della dominazione spagnola, le sorti della Lombardia.
Oggi Gravedona è un’importante centro di villeggiatura soprattutto estiva nel quale confluisce un ricco patrimonio artistico e culturale, frutto della convergenza tra popolazioni diverse. La visita alla città può avere inizio dal suo nucleo più antico, costituito da due aree congiunte, quella di Riva e quella di Castello. Qui si possono ammirare alcuni degli edifici più importanti della città. In primo luogo la Chiesa di San Vincenzo, la parrocchiale del paese dedicata al patrono della città, costruita sui resti di un antico edificio romanico, e il Palazzo Gallio, la cui costruzione fu voluta da Tolomeo Gallio nel 1586. Tra gli edifici religiosi non si possono perdere la Chiesa di Santa Maria del Tiglio, un battistero oggi considerato tra i più antichi della Provincia di Como nonché un magnifico esempio di Romanico comasco, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, un ex-convento agostiniano, consacrata nel 1496 e la Chiesa di San Gusmeo e Matteo, riccamente affrescata all’interno da Giovanni Mauro della Rovere, detto il Fiamminghino.
Per quanto concerne gli eventi vale la pena ricordare la festa legata a San Nicola da Tolentino che si festeggia ai principi di settembre e che prevede, dopo la cerimonia religiosa presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, la distribuzione dei “panini di San Nicola”, due panini che secondo la leggenda popolare hanno il potere di guarire gli ammalati.