Situato nei pressi del Parco della Rocca di Manerba, Menarba del Garda viene considerato come uno dei comuni più interessanti delle zona della Valtenesi. Il suo territorio si divide nelle sei frazioni di Solarolo, Montinelle, Balbiana, Pieve, Crociale e Gardoncino, ed è oggi una delle mete preferite da turisti italiani e stranieri che qui si recano per goderne la bellezza tanto paesaggistica quanto artistica.
Le prime testimonianze relative ad insediamenti umani in quest’area risalgono al periodo mesolitico, sebbene i ritrovamenti più importanti appartengono al I secolo a.C., in quanto testimoniano la presenza dei Romani che a Manerba è confermata anche dalla presenza di numerose ville. Nel corso del Medioevo, la Rocca di Manerba fu oggetto di una forte contesa tra i Guelfi e i Ghibellini, prima, e tra Bresciani e Veronesi poi. Passata sotto il controllo della Serenissima Repubblica Veneta nel corso del XV secolo, la Rocca finì con il perdere le sue funzioni militari e difensive per riassumerle solo con la venuta di Napoleone nel 1796.
Ogni angolo e via di Manerba del Garda nasconde qualche piccolo tesoro che merita di essere visto. Tanti i luoghi di interesse architettonico come le numerose chieste che costellano il territorio cittadino. Tra queste vale la pena di citare la Chiesa di Santa Maria Assunta, situata nella frazione di Solarolo e la cui costruzione risale al 1746, la Chiesa della SS. Trinità, del XV secolo e posta nella stessa frazione, e la caratteristica Chiesa di S. Bernardo, in frazione Montinelle e presso la quale è conservato un bell’affresco raffigurante la Madonna.
Da visitare anche la Chiesa di Santa Caterina e la Chiesa di S. Giorgio, sebbene l’edificio di maggior interesse artistico sia la Chiesa di S. Maria, una tipica costruzione romanica dell’XI secolo. In epoca più recente si sono aggiunte anche la Chiesa di S. Giovanni Decollato, che appartenne ai Cavalieri di Malta, e la Chiesa Parrocchiale in stile barocco e consacrata nel 1781. Da vedere sono anche i resti del Castello che nel 1573 venne distrutto per ordine del Provveditore Veneto in quanto diventato luogo di ritrovo e di rifugio per i banditi. Infine non si può di certo perdere il simbolo della città, vale a dire la Rocca, ovvero un promontorio roccioso dalla cui sommità è possibile godere di una bellissima vista sul Lago di Garda.