Adagiata sul fiume Mincio, la prima impressione che suscita Mantova è quella di una città colta e raffinata, dotata di una bellezza discreta e al tempo stesso suggestiva.
Fondata dagli Etruschi, probabilmente nel V secolo a.C., nel corso del tempo Mantova fu dominata da popoli diversi: Galli, Romani, Longobardi, sino all’arrivo dei Gonzaga che, intorno al 1328, fecero di Mantova un’importante corte rinascimentale. Entrata nel 1707 a far parte dell’Impero austro-ungarico, Mantova fu annessa all’Italia solo nel 1866.
La città porta oggi numerosi “segni” di questo suo travagliato passato.
Il tour può iniziare di certo da Piazza Sordello, dal sapore tipicamente medioevale grazie soprattutto alla presenza del Palazzo Ducale, detto anche Reggia dei Gonzaga, considerato uno degli edifici più grandi d’Europa. Al suo interno sono custodite tele di Morone, Foppa, Bonsignori, Giulio Romano, Tintoretto, una importante Sezione Archeologica, i noti Appartamenti degli Arazzi e Ducale, finemente e riccamente decorati. Accanto al Palazzo Ducale sorge il Duomo dedicato a San Pietro, anche esso di origini medioevali, sebbene nel corso degli anni sia stato più volte ristrutturato. Particolarmente interessante il campanile romanico e le cappelle dal sapore gotico, nonché la facciata progettata da Nicola Baschiera. Suggestivo anche il Battistero, ricco di affreschi trecenteschi, e la Cappella dell’Immacolata, costruita da Fancelli nel 1480.
Dell’architetto Giulio Romano è Palazzo Te, la magnifica villa dei Gonzaga che venne edificata tra il 1525 e il 1535, seguendo uno stile e un gusto tipicamente risorgimentale. Le sale interne sono state riccamente decorate dallo stesso Romano e dai suoi allievi. Oggi il Palazzo è sede del Museo Civico di Palazzo Te, suddiviso in una serie di Sezioni, tutte di grande rilievo artistico e storico.
Da non perdere anche la Basilica di Sant’Andrea, costruita tra il XV e il XVIII secolo, la Cgiesa di San Sebastiano, il Castello di San Giorgio e il Palazzo delle Regioni.