Fondata nel XV secolo dai conti Aquaviva, Alberobello rappresenta il cuore della Valle dei Trulli e si presenta ai turisti come un suggestivo e pittoresco centro agricolo, sul quale dominano i celebri trulli, costruzione dall’altissimo valore architettonico, riconosciuti nel 1996 Patrimonio Mondiale dall’UNESCO.
Il nome della città, adornata da ben 1.500 trulli, deriva da “Silva Arboris Belli”, ovvero “La selva dell’albero della Guerra”, con riferimento ad un albero presente in zona e legato a qualche importante avvenimento di guerra o brigantaggio.
La caratteristica principale di questa città, adagiata sulle Murge ed eternamente sospesa tra sogno e realtà, sono senza dubbio i trulli, abitazioni rustiche a pianta circolare con copertura conica, costruite con lastre di pietra a secco. Non a caso in tutta la città, anche nella sua zona più moderna si dislocano interi quartieri di trulli, tutti ben conservati, sebbene l’esemplare più “perfetto” sia il cosiddetto “Trullo Sovrano”, posto proprio alle spalle della Chiesa di Maria.
Per ammirare la bellezza dei trulli, ormai considerati delle costruzioni di origine pugliese, è bene fare un salto nei magnifici rioni “Aia Piccola”, che conta circa 400 trulli, “Monti”, con i suoi 1030 trulli, e ai “Trulli Siamesi”, una delle più antiche costruzioni presente in città dalla originale forma doppia.
Se i trulli sono senza dubbio l’attrattiva maggiore del luogo, non bisogna dimenticare che Alberobello ha molto da offrire ai propri visitatori.
Tra i monumenti da non perdere ci sono la Chiesa a trullo di San’Antonio, appendice estrema del Rione monti, fatta costruire da Don Antonio Lippolis nel 1927 come simbolo contro l’insorgere di altre religioni, il monumento intitolato a Domenico Morea, arciprete di Arberobello per ben 22 anni, e il monumento ai caduti in Piazza del Popolo.
Da non perdere poi la bella Basilica minore dei Santi Medici, dedicata ai Santi Cosma e Damiano, e la cosiddetta Casa d’Amore, una palazzina a trullo elevata ad un piano costruita nel 1797 ed oggi sede dell’Ufficio per il Turismo. Oltre a questi luoghi di interesse storico non si possono non visitare le tante, antichissime masserie presenti in zona, le affascinanti mulattiere e gli sterminati campi, una delle ricchezze agricole della regione grazie soprattutto alla coltivazione delle olive.
Per quanto concerne la gastronomia la cucina della “città dei Trulli”, si caratterizza per l’uso di ingredienti semplici e per un sapore legato alla tradizione medioevale. Tra i piatti tipici, oltre alle innumerevoli trafile di pasta, si ricorda soprattutto il puré di fave bianche accompagnato da cicorielle selvatiche.