Comune di circa 50mila abitanti in provincia di Bari, Monopoli è oggi una delle città costiere più importanti della Puglia, oltre ad essere uno dei porti più attivi e popolosi della regione. Monopoli si è poi vista attribuire diverse definizione; viene detta “città delle cento contrade”, in virtù del fatto che l’agro è suddiviso in diverse località, ma è anche detta “città dei castelli”, per il fatto di conservare in maniera pressoché perfetta due antiche costruzioni, ovvero l’Abbazia di Santo Stefano e il Castello di Carlo V. Il primo insediamento umano in quest’area risale all’epoca dei Peucezi, quando il villaggio si chiamava ancora Dyria. Il nome attuale ha diverse origine etimologiche, ma tra le varie teorie quella più accreditata è quella che lo fa derivare dal greco “Monos-polis”, ovvero città unica, nome attribuito dai profughi della città di Egnathia quando questa venne distrutta dai Goti. A quel tempo Monopoli era l’unico porto fra Bari e Brindici e riusciva quindi a godere di una certa importanza strategica ed economica. Nel corso dei secoli la città conobbe diverse dominazioni e vicissitudini: venne dominata dai Bizantini, dai Normanni e dagli Svevi, per poi essere minacciata dalle incursioni dei Saraceni, governata dai Veneziani, che usarono il suo porto come rifugio e luogo di scambi commerciali. Tra XVI e XVII secolo Monopoli venne poi dominata dagli Aragonesi, dagli Austriaci e dai Borboni sino a quando non venne annessa al Regno d’Italia.
Una delle cose di certo da vedere a Monopoli è il Castello di età aragonese, la cui costruzione fu fortemente voluta da Carlo V. Il Castello sorge presso il porto e la sua costruzione è stata eseguita sui resti di alcune chiese preesistenti, e la cui caratteristica principale risiede senza dubbio in una mole molto imponente che finisce con il dominare l’intero paesaggio. L’intero complesso venne costruito su un promontorio detto di Punta Penna, presentando una pianta pentagonale con torri agli angoli. Al suo interno è possibile ammirare molti monumenti e reperti importanti come la Chiesa di S. Nicola de Pinna, del X secolo, un’antica cisterna ricavata da mura precedenti e una bella porta ad arco. Altra costruzione barocca tipicamente pugliese è la Cattedrale, edificata tra il 1100 e il 1200, o la Chiesa di S. Maria degli Amalfitani, costruita per volere dei marinai amalfitani e ad oggi considerata come un tipico esempio di romanico pugliese. Da vedere è anche il porto che, sebbene sia stato più volte ristrutturato, continua a mantenere le sue originarie linee architettoniche, Piazza Vittorio Emanuele, al cui centro si trova il monumento ai caduti di guerra, e Palazzo Palmieri. Da non perdere è anche l’Abbazia di Santo Stefano, costruita su una scogliera a circa 10 chilometri di distanza dal centro della città, la Villa Comunale e l’Ospedale di S. Giacomo, oltre che ai musei più importanti della città come il Museo Diocesano di Monopoli, l’Archivio Unico Diocesano, il Museo della Confraternita di San Giuseppe e il Museo della Basilica Cattedrale.
Per quanto riguarda la gastronomia quella di Monopoli ha sempre vissuto una storia a parte, presentando una certa varietà mano a mano che ci si sposta verso l’interno. Tra i piatti più tipici bisogna comunque ricordare le pettole, le cartellate, i boconotti, le polpette di pane, la focaccia alla barese, le orecchiette e le zeppole di San Giuseppe.