Città di origine slava, fondata probabilmente dal popolo degli Schivoni qui chiamati dall’Imperatore Ottone per liberare il Gargano dai Saraceni, Peschici ha delle origini piuttosto antiche che risalgono al 970 d.C. Il nome Peschici compare per la prima volta intorno al 1053 nel Cartolario tremitese, un documento nel quale si parla del Castello di Pesclizzo o Peschizi.
Ciò che colpisce immediatamente di Peschici è la sua particolate conformazione urbanistica e la sua collocazione geografica che pone il paese su di un promontorio roccioso, con alte pareti a strapiombo sul mare, dal quale si domina tutta la costa da Rodi Garganico sino a Vieste, riuscendo a scorgere addirittura le isole Tremiti e di Pelagosa. Caratteristica anche la sua conformazione urbanistica, fatta di case bianche e basse dominate da quello che è considerato uno dei monumenti più importanti della città, il Castello medioevale, ricostruito nel corso del XVII secolo dopo essere stato completamente distrutto, e presso il quale è conservata una Madonna con Bambini, S. Domenica e S. Pietro martire di scuola di Pacecco de Rosa. Da vedere è anche l’Abbazia di Calena, di origini piuttosto incerte, e per lungo tempo sede di un convento di monaci, oggi trasformata in villa privata, e le grotte naturali della costa, alcune delle quali possono però essere raggiunte solo via mare.
Per chi volesse conoscere anche i dintorni di Peschici si consiglia di visitare anche i numerosi siti archeologici sparsi lungo la costa che porta sino a Vieste, soffermandosi in particolare sulle aree preistoriche di Macchia a Mare, Punta di Manoccora, Ariola, Grotta Drisiglia, e Monte Pucci con le sue tipiche grotti celle funebri datate dal neo-enocolitico all’età del bronzo e del ferro.