Castelsardo è collocato proprio al centro del Golfo dell’Asinara ed anche in virtù di questa sua collocazione è oggi considerato una delle mete più suggestive di tutta la Sardegna, oltre ad essere un centro storico di grande rilievo. La storia di questo borgo inizia nel 1102, quando la famiglia dei Doria vi edificò il Castel Genovese, una fortezza che nei secoli successivi fu protagonista di importanti eventi come quello del 1448 che portò, dopo ben 10 anni di assedio, al dominio degli Aragonesi che ribattezzarono la costruzione Castel Aragonese. Divenuta sede vescovile nel 1502, Castelsardo passò nel ‘700 sotto il controllo dei Savoia che diedero alla città il nome odierno.
Oggi Castelsardo si divide in due nuclei principali che sono quello di Pianedda, ovvero la parte alta, e quella di Casteddu, la parte bassa dove è sorto il centro più moderno a partire dal 1970.
Si può iniziare una visita a Castelsardo, partendo dalle numerose botteghe artigiane dove viene lavorata la ceramica e confezionati i famosi cestini a partire da fibre vegetali lavorate ad intreccio. Per quanto concerne gli edifici di maggiore interesse, il tour alla città può iniziare dal Castello dei Doria, fatto costruire nel XII secolo dai Doria come luogo di difesa ma anche come importante snodo per i traffici commerciali. Al suo interno sono conservate inoltre numerose opere d’arte ed un’intera esposizione dedicata all’artigianato locale ospitata presso il Museo dell’Intreccio Mediterraneo. Tra gli edifici religiosi sono da segnalare la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, di epoca medioevale, e presso la quale è custodito il celebre Crocifisso del Cristo Nero, uno dei più antichi e preziosi di tutta la Sardegna, la Cattedrale di S. Antonio Abate, edificata nel XVI secolo in stile tardo-gotico aragonese e caratterizzata dalla presenza di affreschi opera del Maestro di Castelsardo, la Chiesa di Nostra Signora di Tergu, un santuario del 1200 in stile romanico-pisano, e, infine, la Chiesa di S. Pietro di Simbranos, caratterizzata da una facciata molto elegante in trachite rossa e calcare bianco. Da vedere sono anche la famosa Roccia dell’Elefante, un imponente masso naturale che assume proprio la forma del famoso pachiderma e la cui formazione è dovuta all’azione erosiva, e il sito archeologico costituito da il nuraghe Paddaggiu situato lungo la strada per Valledoria. Per quanto riguarda la gastronomia a Castelsardo si possono gustare piatti a base di pesce, soprattutto triglie di scoglio e aragoste, mentre tra gli eventi folkloristici sono da non perdere i “Lunissanti”, una festa che si tiene il lunedì prima di Pasqua molto suggestiva, e la Festa di Sant’Isidoro, organizzata ad agosto nei giorni del raccolto.