Situata in una conca a Nord-Est della Val di Chiana, Arezzo conta oggi 92mila abitanti e si presenta come uno dei poli principali di sviluppo lungo la direttrice Firenze-Roma.
Le sue origini sono piuttosto antiche e portano ad ipotizzare che la sua fondazione si debba al popolo umbro, per poi divenire in seguito una della più importanti e potenti lucumonie etrusche.
Uno dei primi luoghi da vedere quando ci si reca ad Arezzo è la Chiesa di San Francesco, costruita nel XII secolo e poi restaurata agli inizi del ‘900. Da ammirare, oltre alla Cappella Guasconi e alle opere di artisti di grande rilievo come Spinello Aretino e Bicci di Lorenzo, è soprattutto la “Leggenda della Croce”, un ciclo di affreschi su tre registi realizzato da Piero della Francesca, considerata come una delle opere più belle del Rinascimento.
Lungo via Cavour ci si imbatte, invece, nella Chiesa di Badia, costruita nel XIII secolo dai frati Benedettini e poi ristrutturata nel ‘500 dal grande architetto Giorgio Vasari, mentre procedendo su Corso Italia scopriamo l’Arezzo medioevale, interamente circondata da antichi edifici, come Palazzo Altucci, Palazzo Camaiani o la Torre della Bigazza, e da negozi prestigiosi.
Ma la chiesa che merita il “titolo” di più bella di Arezzo è senza dubbio la Pieve di S. Maria, la cui costruzione fu iniziata nel 1140 e terminata solo alla fine dell’800. Tante sono le bellezze qui custodite tra le quali il reliquiario di S. Donato e il Polittico di Pietro Lorenzetti. La piazza più scenografica della città è, invece, Piazza Grande, detta anche piazza Vasari, considerata da molti anche come una delle piazze più suggestive d’Italia. Qui si affacciano il Palazzo del Tribunale, il palazzo della Fraternità dei Laici e il maestoso Palazzo delle Logge, opera del Vasari, mentre scendendo lungo via Pillati ci si imbatte nella casa dove, presumibilmente, abitò il Petrarca.
Altro edificio importante è il Duomo, in stile gotico, adornato dalle bellissime vetrate istoriate di Guillaume de Marcillat , dalla Cappella Tarlati, l’Arcadi di S. Donato e l’affresco della Maddalena di Piero della Francesca.
Meritano una visita anche il Museo Diocesano, la chiesa della SS. Annunziata, la chiesa di S. Maria in Gradi e la chiesa Di S. Domenico, dove è conservato il gruppo in pietra di scuola senese “Madonna col Bambino” e il “Crocifisso dipinto”, opera giovanile di Cimabue.
Infine non si può perdere Casa Vasari, oggi sede del Museo e Archivio Vasariano, e il Museo d’arte medioevale e moderna, nato dalla fusione tra le collezioni d’arte municipali e della Fraternità dei Laici.
La tradizione e la festa più importante della città è la “Giostra del Saracino”, una rievocazione medioevale alla quale partecipano i quattro quartieri in cui è divisa la città(Quartiere di Porta Crucifera, Quartiere di Porta del Foro, Quartiere di Porta Sant’Andrea e Quartiere di Porta Santo Spirito), solitamente l’ultimo sabato di giugno in Piazza Grande