Comune di 3136 abitanti, San Candido fa parte della Provincia Autonoma di Bolzano e si colloca nella regione dell’Alta Pusteria. Il comune si situa nei pressi della sella di Dobbiacco, il che significa che dal punto di vista territoriale il comune, insieme a quello di Sesto, non fa parte della geografia italiana in quanto appartiene al bacino idrografico del Danubio. Il suo nome deriva dal vocabolo latino “Indius” attraverso la forma “Intica”, mentre la denominazione italiana si ispira al compatrono della collegiata. Il borgo di San Candido si è sviluppato essenzialmente intorno al monastero fondato dal Duca Tassilone III di Baviera intorno al 769 ed edificato con lo scopo di contrastare l’avanzata degli slavi a quel tempo ancora pagani. Per secoli la dipendenza dal potere ecclesiastico rimase forte, il che creò delle difficoltà anche quando si fece il primo tentativo di trasformare San Candido in un centro commerciale importante. Nel 1918 la spartizione del Tirolo tra l’Austria e l’Italia avrebbe dovuto lasciare San Candido agli austriaci , ma per motivi di ordine militare venne assegnato all’Italia che ne fece un’importante sede di organi militari e amministrativi.
Tra i primi edifici da vedere in città va segnalata la Collegiata di San Candido e Corbiaro, attualmente considerato come il monumento romanico più importante del Sudtirolo. Venne edificata nel 1043 sul luogo ove sorgeva un antico monastero benedettino, a sua volta edificato per convertire gli slavi, a quel tempo pagani, al rito cristiano. L’edificio è stato restaurato nel 1969 ma ha conservato il suo impianto originale, così come le numerose opere artistiche che caratterizzano il suo interno. Come un magnifico gruppo ligneo della Crocifissione risalente al’200.
Da vedere è anche la Chiesa del Convento dei Francescani affacciata sul Rio Sesto e consacrata a San Leopoldo. La costruzione della chiesa viene ricondotta ai frati francescani che qui si insediarono nei primi anni del ‘600 dando vita al Convento e consolidando la presenza del proprio ordine in questa zona. Tra gli altri edifici religiosi si segnala la Chiesa Parrocchiale di San Michele, del XIII secolo , e la Cappella di Altotting e del Santo Sepolcro, costruita da Georg Paprion in seguito ad un viaggio in Terra Santa e riproducente in miniatura il Santo Sepolcro sul Calvario di Gerusalemme.
Da vedere sono anche i Bagni Wilbad, un complesso roccioso, il Museo Dolomythos che oltre ad esporre reperti minerali e fossili raccoglie anche molte testimonianze relative ai miti e alle leggende della zona, mentre appena poco distante dal nucleo urbano è possibile fare delle belle escursioni nel Parco Regionale Dolomiti di Sesto.