Comune di circa 1.100 abitanti in Provincia di Trento, Vigo di Fassa sorge nella Val di Fassa a circa 1.380 metri sul livello del mare ed è oggi considerato uno dei centri sciistici più importanti del comprensorio della Val di Fassa/Dolomiti Superski, oltre ad essere un importante località per le escursioni nel massiccio del Catinaccio. Come tutti gli altri paesi della Valle, anche Vigo di Fasso cominciò a crescere e a svilupparsi nel corso del Medioevo, sebbene le sue origini siano più antiche e risalgono addirittura al Paleolitico. Fu proprio nel corso del Basso Medioevo che il paese conobbe una grande crescita che di lì a poco lo portò ad inglobare all’interno del proprio territorio il vicino comune di San Giovanni, continuando negli anni successivi a crescere grazie soprattutto alle fiorenti attività agricole e pastorali. Il primo importante sviluppo del comparto turistico si ebbe a partire dal 1860, grazie all’afflusso dei primi visitatori provenienti soprattutto dall’Austria. Da quel momento il comparto turistico conobbe una grande crescita; cominciarono a sorgere i primi impianti e i primi alberghi, oltre alla costruzione, nelle zone montuose più impervie di una serie di rifugi. La definitiva affermazione del turismo si ebbe nel secondo dopo-guerra, quando si svilupparono gli impianti di risalita e in maniera molto più consistente le strutture e le attività ricettive. La forte attrattiva turistica di Vigo di Fassa è dovuta non solo ai magnifici paesaggi che la caratterizzano ma anche alle bellezze storiche e culturali che fanno di questo piccolo centro una meta davvero interessante.
Da vedere sono innanzitutto la bella Chiesa di San Giovanni, situata nell’omonima frazione e considerata uno degli edifici più antichi di tutta la zona, la Chiesa di Santa Giuliana, che si erge su di un colle proprio sopra all’abitato, e la cui costruzione risale probabilmente al 1237 sebbene abbia subito un rifacimento nel ‘400, il Museo ladino di Fassa dell’Istituto Culturale Ladino, presso il quale è possibile scoprire antiche tradizioni e usi dell’antica cultura ladina, e, infine, il Cimitero austro-ungarico, dove sono conservate le spoglie di più di 600 soldati austriaci caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Per gli appassionati della natura e del contatto con il verde consigliati sono gli itinerari il Vael, le Torri del Vaiolet, l’Antermoia, il Sassolungo, il Sella, la Marmolada, il Sasso Vernale e il gruppo del Latemar delle Pale. Infine nei dintorni, in direzione bolzano, è possibile visitare i suggestivi paesi di Vallonga e Tamion, due centri tipicamente di montagna, oppure imbattersi nella magnifica chiese gotica della Pieve di San Giovanni.