Suggestiva città di origini medioevali, Gubbio affonda le sue origine addirittura nell’Età del Bronzo. Durante la dominazione umbra, la città assunse il nome attuale, mentre prima veniva chiamata “Ikuvium” o “Iguvium”, diventando un importante centro tra il Tirreno e l’Adriatico.
Nel corso dei secoli fu sottoposta a diverse dominazioni: prima i Romani, poi i Bizantini, poi alla signoria dei Montefeltro, sino all’annessione al Regno d’Italia nel 1860.
Gubbio può quindi vantare un vasto patrimonio artistico che, nella stragrande maggioranza dei casi, è riuscito a conservarsi in perfette condizioni.
La sua piazza centrale, Piazza Grande, una delle più grandi piazze pensili del mondo, fu costruita tra il 1138 e il 1148 e situata proprio all’incrocio dei quattro quartieri della città. Questa piazza è il vero cuore della città, nonché il luogo dove si concentrano i monumenti cittadini più importanti come il Palazzo dei Consoli e il Palazzo Pretorio. Il primo fu eretto tra il 1332 e il 1389 e la sua costruzione venne affiancata al cosiddetto “Capannone”, una torre campanile la cui costruzione è più antica e risale al 1769. Oggi il Palazzo dei Consoli è sede del Museo Comunale, della Pinacoteca e del Museo Archeologico presso il quale sono custodite importanti tavole eugubine.
Il secondo, invece, risale al periodo longobardo ma è stato ristrutturato verso la fine del XV secolo per ordine di Federico da Montefeltro. In origine il palazzo era sontuosamente arredato ed oggi una parte di questi arredi è custodito presso il Met Metropolitan Museum di New York.
Come non visitare, poi, il Duomo di Gubbio, una bellissima chiesa costruita tra il XIII e il XIV secolo e al cui interno è possibile ammirare dipinti di artisti locali del ‘500. Altra chiesa di Gubbio è la Basilica di Sant’Ubaldo, patrono della città, dove sono conservati i cosiddetti “ceri” della festa.
La visita può continuare alla Porta del Morto, ovvero un’apertura più stretta e posta più in alto della porta principale, attraverso la quale, stando alla tradizione, si facevano passare le bare dei defunti, e al Teatro Romano, o meglio a ciò che resta di una grande struttura eretta nel I secolo d.C.
Per quanto concerne la tradizione eno-gastronomica, tra i prodotti tipici sono da segnalare il tartufo bianco e nero e le terapeutiche acque minerali, mentre tra i piatti spiccano la crescia e le castagnole , ed in generale piatti molto semplici legati alle origini contadine.
Tra gli eventi non si può non citare il Cammino di Assisi, pellegrinaggio sulle orme di San Francesco, la mostra Mercato Nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agro-alimentari e il Palio della Balestra, le cui origini risalgono al XV secolo.