Comune di circa 17 mila abitanti in Provincia di Padova, Monselici deve il suo nome o a “mons silicis”, ad indicare la pratica dell’estrazione della pietra dal colle circostante, o da “mons elicis”, dal nome di una particolare specie presente in zona. La cittadina vanta origini piuttosto antiche e sulla sua fondazione si fronteggiano due diverse leggende: secondo la prima la città sarebbe stata fondata da Ossicella, compagno di Antenore, o da Egina, regina della Rocca. A prescindere dai primi insediamenti umani dell’Età del Ferro e del Bronzo, lo sviluppo del nucleo cittadino si ebbe intorno al V-VI secolo in seguito alla fortificazione della Rocca sul colle messa in atto dai Bizantini al fine di fortificare la nascente cittadina. Nel corso dell’XI secolo si ebbe invece un notevole incremento della popolazione e l’avvio di un periodo di grande prosperità che si incrementò quando la città passo sotto il controllo di Ezzelino da Romano. Tuttavia si toccò il periodo di massima capacità difensiva quando Monselice venne inglobata nel territorio della Repubblica di Venezia la quale diede anche l’avvio ad una trasformazione della città che da “fortificazione” si trasformò in meta di villeggiatura per i signori veneziani. Questo provocò anche un certo riassetto del tessuto urbano che si arricchì di opere di grande pregio.
Da vedere è Piazza Mazzini, ricavata nel 1870 dalla preesistente Piazza centrale per festeggiare l’ingresso della città nel Regno d’Italia e presso la quale è possibile ammirare la loggetta cinquecentesca del Monte di Pietà, oggi sede della Biblioteca comunale. Da non perdere la Torre civica del 1244, adibita a campanile, il Ponte della Peschiera del 1559 e la bella Villa Pisani, costruita nel ‘500 su progetto di Andrea Palladio. Come non visitare poi il Castello Ca’ Marcello, dal nome della famiglia che l’ha posseduto sino al 1835, al quale si giunge attraverso la bella via del Santuario lungo la quale è possibile ammirare anche la Ex-Chiesa di S. Paolo, il Palazzo di Ezzelino e il Palazzo di Marcello. Scendendo sempre mungo via Santuario si giunge sino alla Villa Nani-Mocenigo, un bell’edificio del ‘500, al Duomo Vecchio intitolato a S. Giustina e al Santuario delle Sette Chiese, una serie di cappelle che fanno da cornice alla Chiesa di S. Giorgio, presso la quale sono conservate le reliquie di 25 protomartiri cristiani.
Tra gli eventi più interessanti che si svolgono in città vanno segnalati la Giostra della Rocca, un palio che mette in competizione le diverse frazioni e i quartieri della città che si sfidano al suono di tiro con l’arco, tornei di scacchi, staffette, sfilate e giostre equestri, e il rinomato Premio Monselice, indetto per valorizzare la traduzione come importante veicolo di promozione e di comunicazione tra i popoli.